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La tutela della privacy dei dati sanitari prevale su una generica esigenza di trasparenza amministrativa

La privacy dei dati sanitari prevale sulla trasparenza amministrativa.
È legittima perciò la sanzione contro l’ente pubblico che diffonde notizie sullo stato di salute di un suo dipendente. Ad affermarlo è la Cassazione che ha accolto il ricorso del Garante della privacy contro la sentenza del tribunale che aveva accolto il ricorso della provincia di Foggia, sanzionata dalla stessa Authority per 20mila euro per illecito trattamento di dati sensibili. Per la Corte “la tutela del dato sensibile prevale su una generica esigenza di trasparenza amministrativa, sia sotto il profilo costituzionalmente rilevante della valutazione degli interessi in discussione, sia sotto quello della sostanziale elusione della normativa sulla protezione di dati personali, accentuata nel caso di dati sensibili, ove si dovesse far prevalere una generica esigenza di trasparenza amministrativa”.
Sentenza Cassazione civile sez. II, 04/04/2019, n.9382

Superare l’esame di avvocato e svolgere la professione forense non è sufficiente per revocare il mantenimento

Il superamento dell’esame di avvocato e lo svolgimento della professione forense non determinano automaticamente la revoca dell’assegno di mantenimento.
Ad affermarlo è la Cassazione che respinge il ricorso di un padre separato, il quale riteneva di non dover più versare l’assegno di mantenimento alla figlia trentenne, che aveva completato il percorso di studi e iniziato a svolgere la professione di avvocato, con ancora però scarsi guadagni. Secondo la Corte l’età è si importante, così come lo svolgimento di una professione, ma ciò che consente di revocare l’assegno è il raggiungimento di una piena autosufficienza economica, fermo restando la possibilità per il genitore di chiedere la revoca dell’assegno ad autonomia raggiunta.

Sentenza Cassazione civile sez. I, 17/07/2019, n.19135