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Archivio mensile Marzo 2021

Valida la notifica telematica del «duplicato informatico» senza attestazione

La Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 7489/21, depositata il 17 marzo 2021 ha statuito che se viene notificato un «duplicato informatico» non c’è bisogno di alcuna attestazione di conformità, diversamente dalla «copia informatica», che necessita dell’«attestazione di conformità».

Infiltrazioni provenienti dal terrazzo di copertura del Condominio: sono corresponsabili lo stabile e il proprietario

In tema di infiltrazioni provenienti dal terrazzo di copertura del condominio, l’omissione di atti conservativi integra una violazione per il condominio per mancata conservazione delle parti comuni (nel caso il lastrico solare funga da copertura per l’edificio) e del condomino ai sensi dell’art. 2051 c.c., in quanto unico soggetto custode del bene e con una cognizione diretta del suo stato di conservazione
Sentenza Cassazione civile sez. VI, 11/03/2021, n.6816

Coeredi e relativo diritto di ottenere beni di valore corrispondente a quello della quota ereditaria competente ad essi

Qualora il testatore, ai sensi dell’art. 733 c.c., fissi regole per la formazione delle porzioni dei coeredi (ovvero legittimamente attribuisca tale facoltà ad un erede), benché venga meno il diritto di costoro di conseguire, per quanto possibile, una parte dei vari beni relitti dal “de cuius”, secondo quanto previsto dall’art. 727 c.c., permane in ogni caso il diritto degli stessi di ottenere beni di valore corrispondente a quello della quota che ad essi compete.
Sentenza Cassazione civile sez. II, 12/02/2021, n.3675

tag: Divisioni – Divisione ereditaria – Fatta secondo le norme del testatore – Norme per la formazione delle porzioni – Divisione “regolata” dei beni caduti in successione, ex art. 733 c.c. – diritti degli eredi – Conseguenze.

Divisibilità dei beni ereditari: bisogna tener conto dell’intera massa dei beni da dividere

Ai fini della comoda divisibilità, non ci si può basare esclusivamente sulla natura e destinazione degli immobili, ma occorre – soprattutto – tener conto dell’intera massa dei beni da dividere, in rapporto al numero delle quote e dei condividenti. Ne consegue che, allorché l’asse ereditario comprende un solo immobile, questo sarà comodamente divisibile se ciascuno dei coeredi potrà averne una parte, anche di valore inferiore alla quota di spettanza, salvo attuare il pareggio con l’operazione di conguaglio ovvero se, pur non essendo possibile frazionare comodamente l’immobile in tante parti, corrispondenti al numero ed alle quote dei condividenti, alcuni di questi richiedano congiuntamente la formazione di una porzione unica, corrispondente all’ammontare complessivo delle loro quote giacché, in questo caso, la divisione è resa possibile dal minore frazionamento dell’immobile.
Sentenza Cassazione civile sez. II, 12/02/2021, n.3694

tag: Divisione ereditaria – Diritto ai beni in natura – Asse ereditario comprendente un solo immobile – Comoda divisibilità – Condizioni. Divisione – Divisione ereditaria – Formazione dello stato attivo dell’eredità – Immobili non divisibili

Delibere condominiali: ipotesi di nullità e di annullabilità

In tema di condominio negli edifici, devono considerarsi nulle le deliberazioni dell’assemblea condominiale prive degli elementi essenziali, quelle con oggetto impossibile o illecito, o con oggetto che non rientra nella competenza dell’assemblea, ed ancora quelle che incidono sui diritti individuali, sulle cose o servizi comuni o sulla proprietà esclusiva di ognuno dei condomini, nonché le deliberazioni comunque invalide in relazione all’ oggetto. Devono, invece, qualificarsi annullabili, ex art.1137 c.c., le deliberazioni con vizi relativi alla regolare costituzione dell’assemblea, quelle adottate con maggioranza inferiore a quella prescritta dalla legge o dal regolamento condominiale, quelle affette da vizi formali, o in violazione di prescrizioni legali, convenzionali, regolamentari, attinenti al procedimento di convocazione o di informazione dell’assemblea, quelle genericamente affette da irregolarità nel procedimento di convocazione, ed infine, quelle che violano norme richiedenti qualificate maggioranze in relazione all’ oggetto. Il differente regime di invalidità assume particolare rilevanza, comportando l’assoggettamento della delibera censurata al termine di decadenza ex art. 1137 c.c. delle sole delibere annullabili.
Sentenza Corte appello Salerno sez. II, 27/07/2020, n.942